Esterna MasterChef Italia. Cambiare il mondo fin da piccoli.
Sono stati i bambini i veri protagonisti dell’ultima esterna di MasteChef Italia dedicata al rispetto del cibo e alla biodiversità.
Lo ammetto, sono un’assidua spettatrice di MasterChef Italia dalla prima stagione. Apprezzo il format, le dinamiche, gli spunti e naturalmente il buon cibo.
Ho deciso però di scriverne perché l’ultima puntata ha visto protagonisti i bambini, toccando tematiche che sento molto vicine e che ben si sposano con la mia idea di educazione consapevole e attenta all’ambiente.
L’esterna nella cascina Salvaraja
I concorrenti sopravvissuti all’invention test hanno incrociato le spade per la prova in esterna nella cornice pura e incontaminata della Cascina Salvaraja. Pensate, l’azienda agricola teatro della sfida si estende per ben 150 ettari di territorio nel Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Gli aspiranti chef sono stati accolti a Cascina Salvaraja da, citando chef Locatelli, “coloro che hanno in famiglia le chiavi del potere”. Sì, esatto proprio i bambini.
I piccoli commensali chiamati a giudicare sono allievi dei laboratori didattici interni alla struttura e sono educati al cibo secondo il metodo “Clorofilla“.
Il progetto di educazione ambientale
Questo luogo magico mi ha davvero incuriosita e sono subito andata a sbirciare sul loro sito. La cascina Salvaraja è una fattoria didattica accreditata. La titolare Rossella Cominotti ha aperto quello paradiso di biodiversità ai bambini, realizzando il Progetto di educazione ambientale Salvaraja, premiato poi nel 2017 per la qualità delle scelte metodologiche ed educative adottate.
È ovvio che vorrei andarci subito, ma ahimè bisognerà aspettare. Intanto, ho inserito Cascina Salvaraja nei posti da visitare con Arturo. Grazie per la dritta MasteChef Italia!
Le tende Nobodinoz
Il picnic della baby-giuria si è svolto su un prato accuratamente allestito con teli, cuscini e tepee (classiche tende degli indiani a forma conica).
Le adoro dalla prima volta che le ho viste nelle fiere di settore che ho visitato, ma me ne sono innamorata definitivamente quando sono arrivate in negozio quelle Nobodinoz, brand di origine francese e spagnola.
Ampie, sicure e rifinite sono il rifugio di un bambino all’interno della sua playroom e si fanno riconoscere per gli ottimi materiali selezionati.
In un’ottica di sostenibilità, Nobodinoz brilla per la sua filosofia green: tende, giochi e decorazioni sono, infatti, frutto di una lunga tradizione artigianale e i tessuti sono tinti e stampati a Barcellona.
“Changer le monde commence dès l’enfance”
Il cambiamento del mondo comincia dall’infanzia, è questo il motto di Nobodinoz e io ho scelto di farlo diventare anche il mio. Per chi sceglie A Casa di Dado. Per Arturo.